La musica tutta si basa sull’ascolto. Ma quella classica, in particolar modo, esige un’attenzione autentica. Al pari di un mare senza vento, la musica classica nasconde tutto lo spessore nelle sue profondità. Per essere esplorata e scandagliata, per raccogliere quei semi che poi l’ascoltatore fa germogliare nel suo cuore – ciascuno a modo suo, col proprio battito e la propria sensibilità – ci vuole un ascolto attento e desideroso. La musica classica realizza in noi la sua visione, ma da parte nostra la assorbiamo nella misura in cui ce ne lasciamo travolgere senza riserve né remore. L’ascolto prevede di abbandonare il nostro egocentrismo, si concretizza in un atto di umiltà. Un distacco necessario per riappropriarsi poi del proprio animo ritrovandolo arricchito, trasognato e stravolto dal fluire della musica. Ma in una realtà dove ci sentiamo in diritto di parlare anche se non interpellati, dove riversiamo giudizi sentenziosi su qualsivoglia argomento e ciarliamo sul web senza preoccuparci di spandere opinioni e pareri, siamo ancora capaci di sederci ad ascoltare per davvero?
Questa è la sfida che ERF lancia agli imolesi, compresi i giovanissimi. Novità assoluta di quest’anno, ERF proporrà per l’inverno anche a Imola – oltre all’ormai consolidata stagione di Faenza – un programma di eccellenza: nove straordinari concerti, integralmente eseguiti al Teatro Ebe Stignani. Un omaggio alla grande classica e alla tradizione cameristica, con la porta sempre aperta alle fresche brezze della contemporaneità. Ad arricchire il calendario il ciclo Appuntamenti nel ridotto: una serie di cinque conferenze gratuite con artisti e intellettuali per approfondire differenti tematiche musicali. Piero Moli, docente al conservatorio di Bologna, parlerà delle pagine sinfoniche nel melodramma, Ramin Bahrami presenterà il suo ultimo libro in un incontro-aperitivo, il critico Sandro Cappelletto introdurrà i quartetti di Mozart per archi, Stefano Valanzuolo discuterà sulla questione dei generi musicali e Quirino Principe sorprenderà con le sue acute indicazioni sulla musica da camera. Pietra angolare del progetto di ERF è Musica a 1 euro: sette appuntamenti riservati agli studenti delle scuole di Imola per incuriosirli e avvicinarli alla musica, incontri propedeutici ai concerti in teatro che per gli studenti saranno accessibili al simbolico prezzo di 1 euro.
Il concerto di apertura è 29 ottobre: la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma sarà condotta dal giovane Daye Lin, vincitore del concorso internazionale Sir Georg Solti di Francoforte. Ha diretto la Guangzhou Symphony Orchestra, la China Philarmonic Orchestra e la Shanghai Symphony Orchestra. A Imola propone le sinfonie operistiche e overture di Rossini e di Verdi. Un’imperdibile inizio giocato su brani davvero celeberrimi e che riporta i due grandi compositori italiani nel loro ambiente naturale: il teatro. Scriveva Verdi all’amico Giuseppe Piroli: «La nostra musica, a differenza della tedesca che può vivere nelle sale con le sinfonie, negli appartamenti coi quartetti, la nostra, dico, ha il suo seggio principale nel teatro».
Il secondo appuntamento è per l’11 novembre: il pianista Haochen Zhang, talentuoso musicista già vincitore della medaglia d’oro al 13° Concorso Pianistico Internazionale Van Cliburn, doserà sapientemente virtuosismo e sentimento per un programma intimistico e di grande maturità. Eseguirà le Kinderszenen op. 15 di Robert Schumann, i tredici pezzi per pianoforte concepiti come ritratti di piccole scene di vita familiare. Segue la Sonata n. 2 op. 35 di Chopin (quella con la nota Marcia funebre) e concluderà il concerto con la Sonata n. 7 di Prokof’ev (parte del trittico delle Sonate di guerra) che alcuni musicologi interpretano come atto di ironica provocazione al regime staliniano, che pure scelse di premiare la composizione.
Il terzo concerto è per il 27 novembre e vede Ramin Bahrami, pianista di fama mondiale e talento smisurato ormai di casa all’ERF, proporre una formula nuova e curiosa di musica e parole: con lui sul palco si esibirà l’attore Giancarlo Giannini in un programma ancora in fase di definizione.
Il quarto appuntamento è una vera perla: Giuseppe Albanese, pianista reggino di fama mondiale, porterà nella serata del 12 dicembre il programma Après une lecture de Listz, recital questo che compare nei programmi delle più prestigiose realtà italiane della classica (l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia o la Fenice di Venezia, solo per citarne alcuni). Raccolta di brani proposta anche in una registrazione per Deutsche Grammophon, quello di Albanese è un colloquio con Listz rispettoso e nutrito, che lascia trasparire un’approfondita analisi dell’opera e del pellegrinare del compositore ungherese.
Il 27 gennaio 2017 ERF accoglie insieme due eccellenze del panorama musicale cameristico italiano: il violinista Davide Alogna, dalla strabiliante carriera – definito da Giuliano Carmignola «un grandissimo talento», suona assieme al piano di Bruno Canino, esperto maestro che vanta nel suo curriculum illustri collaborazioni anche con compositori contemporanei.
Il giorno di San Valentino l’appuntamento è per tutti gli innamorati della musica: Richard Galliano, fuoriclasse della fisarmonica e del bandoneon, si esibisce con la Camerata Ducale condotta da Guido Rimonda, che suona uno meraviglioso Stradivari Le Noir, il violino dalla voce d’angelo. Il programma poliedrico contrappone classici del barocco al tango, presentando anche brani composti dallo stesso Galliano.
Il concerto della settimana successiva, il 21 febbraio, è dedicato al principe della musica classica: sua maestà il violino. Stefan Milenkovich è stato sin dall’infanzia un prodigio di tecnica e interpretazione: appena adolescente si è esibito dinnanzi ai presidenti Reagan e Gorbaciov, e negli anni ha maturato una consapevolezza dello strumento tale da fargli ottenere importanti premi in numerosissimi concorsi internazionali (uno tra i tanti, il Paganini di Genova). A Imola inizierà con la Partita n. 3 di Bach e la Sonata n. 2 op. 27 di Ysaye, per poi innalzare un vero e proprio tributo al Capriccio passando da Sivori a Rode, sino all’immancabile Paganini.
Vecchi amici dell’ERF, approdano all’Ebe Stignani i Moscow Soloists guidati dal gigante Yuri Bashmet. Violista dal talento eccezionale, le sue esecuzioni sono un distillato di sogno e virtù. Per il concerto dell’8 marzo eseguiranno un inedito in prima esecuzione assoluta di Michael Nyman, altro grande compagno e sincero estimatore del festival, oltre a brani di Brahms, Mahler, Čajkovskij e del contemporaneo Giovanni Sollima.
Vento dall’Est per concludere la prima stagione invernale dell’ERF a Imola: il 28 marzo è la volta del duo composto dalla giovane violinista armena Anush Nikoghosyan dal bielorusso Rostislav Krimer, eccellente pianista nonché fondatore e direttore artistico dello Yuri Bashmet International Music Festival, kermesse dedicata al violista dei Moscow Soloists.
Manuela Cortesi
Foto di R. Vlahov