Opera lirica, canto in tedesco: questo si impara “a bottega”. È entrata nel vivo l’attività che Emilia Romagna Festival realizza in collaborazione con l’Associazione Polimnia di Roma e la Nuova Scuola di Musica Vassura Baroncini , grazie al supporto del bando “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
La direzione artistica, nelle persone di Massimo Mercelli e Michelangelo Galeati, ha selezionato quattro partecipanti dal folto numero di candidati: le soprano Thea Procopio e Mariska Bordoni, il mezzo soprano Erica Cortese e il tenore Antonio Mandrillo.
I quattro artisti si incontreranno a Imola da giugno a novembre 2017 per affrontare, sotto la giuda di direttori d’orchestra e cantanti, il repertorio ricco e affascinante della voce tedesca. Tutti giovanissimi,tra i 21 e i 26 anni, provengono da Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna, e sono tutti diplomati o studenti presso prestigiosi conservatori.
Il percorso che stanno iniziando permetterà di affinare la loro arte nell’interpretazione del sofisticato repertorio operistico tedesco. Lieder, le opere, Mozart e il ‘900 saranno la traccia che i giovani seguiranno “a bottega” per più di 6 mesi, nei suggestivi ambienti della Nuova Scuola di Musica Vassura Baroncini con docenti e artisti di livello europeo.
Tra gli altri, occorre ricordare il direttore tedesco Lior Shambadal, direttore stabile dell’orchestra berlinese Berliner Syphonikern, che per la prima volta sarà ad Imola in occasione delle attività dell’Emilia Romagna Festival. Al termine del percorso, affinate le armi e rimpolpata l’esperienza, i quattro si esibiranno all’interno del cartellone estivo di Emilia Romagna Festival 2017, presso la Rocca Sforzesca di Imola, e nell’ambito delle attività collaterali della Stagione Concertistica invernale ERF#StignaniMusica 2017-18, al Ridotto del Teatro Comunale Ebe Signani – sempre a Imola.
“La SIAE permette a questi giovani”, spiega Michelangelo Galeati, “di incontrare in Italia artisti di portata internazionale proseguendo la loro formazione. Questa è l’idea della residenza: formarsi nell’idea della ‘bottega dell’arte’ unendo la pratica artistica e la viva esperienza del palcoscenico alla formazione teorica”.