Toponimo di origine classica, il nome di Forlì deriva dal Foro di Livio. La cittadina godette per secoli di poca fama e tranquillità, costante che si ripeté per varie epoche, seguendo i moti della storia che la coinvolsero non meno delle altre cittadine, con l’avvento delle truppe napoleoniche o durante l’Unità d’Italia.

Considerata centro di raccolta e smistamento nella produzione agricola, Forlì sorgeva su un isolotto stretta tra il fiume Rabbi e il Montone, e fino al 1050, anno in cui il sistema idrico venne regolamentato, doveva preoccuparsi solo di sopravvivere alle piene.

La città è nota anche per il soprannome dialettale “Zitadon”, il “Cittadone” ed è stata considerata a lungo la città più popolosa della Romagna, aggiudicandosi anche il primato linguistico del dialetto romagnolo.

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Teatro Diego Fabbri

Progettato dall’architetto imolese Cosimo Morelli, il Teatro Diego Fabbri fu inaugurato nel 1776, due anni prima della Scala di Milano.

Nel 1944 la torre civica, durante un bombardamento, rovinò sul Teatro Comunale, allora situato presso l’attuale Piazzetta della Misura, distruggendolo completamente. Da allora a tutt’oggi la città non dispone di un teatro all’italiana. Gli spettacoli di maggior rilievo furono dunque allestiti presso il cinema Astra, in corso Diaz, che poi cambiò nome in “Teatro Astra” e infine, dopo il restauro del 2000, in “Teatro Diego Fabbri”, in onore del grande drammaturgo forlivese.

Il Teatro Diego Fabbri di Forlì, ad oggi il Teatro più importante della città romagnola, ha aperto i battenti nel settembre del 2000, inaugurato da un concerto dell’orchestra Filarmonica della Scala di Milano diretta dal Maestro Riccardo Muti.

Indirizzo

Teatro Diego Fabbri: Corso A. Diaz 47, 47121 Forlì (FC)

Contatti

Comune di Forlì – ufficio cultura: Tel. +39 0543 712163

Teatro Diego Fabbri: Tel. +39 0543 712176

Iat – Turismo Forlivese: Tel. +39 0543 712435