La caratteristica di questa cittadina, seconda provincia più grande di Bologna, è insita nell’età del suo territorio: la via Emilia conserva una sinuosità tale da conferire il primato abitativo durante l’epoca pre-romana.

Dopo l’avvento dei romani, come molte province padane, il suo territorio subì vari danneggiamenti dalle invasioni barbariche, i Marcomanni, i Goti e i Longobardi in seguito. La sua estensione fu molto limitata e anche durante il medioevo dovette vedersela con le cittadine più grandi di Bologna e Faenza che ne rivendicavano sempre il possedimento.

Una grande ondata di peste intorno al 1300 colpì un terzo della popolazione, mentre fu verso la fine del 1700 che parte del territorio venne occupato dalle forze rivoluzionarie francesi, ma con la Restaurazione tornò sotto lo Stato Pontificio. Altra situazione degna di nota fu la sua partecipazione alla seconda guerra mondiale che causò non pochi danni alla città e ai suoi cittadini. Fu però nel dopoguerra, intorno agli anni ’60, che Imola vide una grande crescita industriale con la costruzione di nuovi quartieri grazie ai quali fu protagonista di un rapido sviluppo economico.

Imola

Palazzo Tozzoni

Le antiche “case Tozzoni” furono trasformate in palazzo tra il 1726 e il 1738. Con molta probabilità il progetto fu affidato all’architetto bolognese Alfonso Torreggiani e realizzato dal ticinese Domenico Trifogli. L’edificio mostra tutti i caratteri del coevo linguaggio bolognese: la facciata con l’imponente portone e l’ampio salone al piano nobile. Le decorazioni sono del ticinese Giovan Battista Verda mentre le statue portano la firma fiamminga di Francesco Janssens. In questo periodo si ristruttura anche l’ala ovest secondo il gusto francese dell’abitare d’inizio Settecento, mentre la ristrutturazione dell’ala est respira un gusto neoclassico.

Indirizzo

Palazzo Tozzoni: Via Giuseppe Garibaldi, 18 – 40026 Imola (BO)

Contatti

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