“Amore e Lieder – Il Liebe nella lingua di Goethe” così il titolo del concerto che segna la fine della residenza artistica cofinanziata dalla SIAE nell’ambito del bando “SIllumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
Un progetto semestrale sul vastissimo e variegato mondo del canto e dell’opera in lingua tedesca, realizzato in collaborazione tra Associazione Emilia Romagna Festival, Associazione Polimnia Ensemble, Assessorato alla Cultura del Comune di Imola e Nuova Scuola di Musica Vassura-Baroncini.
Con la direzione artistica di Massimo Mercelli e Michelangelo Galeati, la residenza ha selezionato i quattro giovanissimi e talentuosi cantanti che si esibiranno venerdì 17 novembre, alle 21, presso il Ridotto del Teatro Ebe Stignani, accompagnati al pianoforte di Roberta Ropa.
Mariska Bordoni, Thea Procopio, Erica Cortese e Antonio Mandrillo hanno vissuto “a bottega” perfezionando un aspetto che purtroppo è frequentemente trascurato nella formazione vocale in Italia: il canto e il repertorio lirico in lingua tedesca. Mozart, Weber, Schubert fino ad arrivare a Mahler, Wagner e il ‘900 inoltrato, sono stati gli autori affrontati durante i workshop. Tutor di eccezione hanno guidato le quattro giovani voci: il direttore tedesco Lior Shambadal, assieme alle cantanti Paolina Abber, Eva Zwedberg e all’imolese Michelangelo Galeati, con il sostegno costante della pianista Roberta Ropa.
Il programma del concerto – a ingresso gratuito – è una selezione di brani affrontati e perfezionati durante la residenza artistica ed è significativamente diviso in due parti. La prima è dedicata al Lied, un genere musicale che tutti i compositori romantici di lingua tedesca hanno coltivato, esprimendo la loro intimità fatta di sconvolgenti emozioni in brevi componimenti musicali in sinergia perfetta con i testi dei più grandi poeti austro-tedeschi. Canto e poesia non separati, ma insieme: il Lied potrebbe essere definito un incontro tra due anime affini. Un genere unico, che non è solo musicale o solo letterario, ma un incontro, appunto, che produce un prodotto artistico nuovo e mai avvenuto nella storia. Schumann e il letterato Chamisso, Brahms, Wolf e il poeta Mörike, Schubert (che scrisse più di 600 Lieder) e Goethe declinano il tema per eccellenza della sofferenza romantica: l’amore nella parola e attraverso la musica.
La seconda parte invece presenta qualche breve scorcio, inevitabilmente parziale, dell’immenso mondo dell’opera tedesca. Rendersene conto in maniera esaustiva è quasi impossibile, ma qui si toccano i fondamenti del Singspeil mozartiano, un insieme di canto e racconto parlato, passando dall’operetta con le sue brillanti figure femminili all’opera per bambini, per finire al ‘900 di Strauss, ricco di nuove vocalità e incredibili invenzioni musicali.
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