Venerdì 31 agosto alle ore 21.00, per il programma estivo dell’Emilia Romagna Festival, che si avvia alla conclusione, si terrà un concerto insolito: presso il cortile di Palazzo Tozzoni a Imola, andrà in scena “Maestro sarà lei! Ovvero: I tormenti del giovane Gershwin”, con il pianista Fiorenzo Pascalucci e il testo e la voce recitante del grande critico musicale e giornalista Stefano Valanzuolo. L’esibizione, in prima assoluta, parlerà dei tentativi di George Gershwin di entrare nell’Olimpo della musica colta.
Quando Maurice Ravel compì 53 anni fu organizzata una grande festa a New York per il suo compleanno. Non è dato sapere se spense le candeline, né quali regali ricevette dai suoi amici, ma quello che sappiamo per certo è che rimase affascinato dall’esibizione al pianoforte di un giovane compositore e pianista americano. Il brano interpretato era Rapsodia in blu. Il giovane era George Gershwin, che da quella sera instaurò una proficua collaborazione con Maurice Ravel. Come in ogni buon rapporto tra maestro e allievo, ben presto i ruoli si confusero: e mentre Gershwin introduceva Ravel ai piaceri del Cotton Club e del Savoy Ballroom, Ravel stesso si rifiutava di dare lezioni di composizione al giovane americano, ritenendo che non ne avesse bisogno. Un grande attestato di stima, ma, per Gershwin, volenteroso di uscire dai limiti imposti al jazz come “genere popolare”, una pessima notizia per la sua ambizione. Da quel giorno, per tutta la vita, l’autore di “The man I love” provò a ricevere quell’investitura di cui aveva bisogno. Qualche anno dopo, anche Schönberg preferì non soddisfare la richiesta del collega americano, che nel frattempo era diventato il compositore più ricco del mondo. Così George Gershwin, tra campi di tennis e voli a Parigi, tentò di raggiungere chiunque potesse dargli quella sacra investitura, quella patente di “Maestro” di cui aveva assolutamente bisogno.
L’autore del testo di questa storia è Stefano Valanzuolo, per l’occasione anche voce recitante. Noto come uno dei decani del giornalismo italiano, dal 1989 è critico musicale sulle pagine del Mattino. Una vera autorità per quanto riguarda la musica, dal 2010 collabora con Rai Radio3 per i programmi Radio3 Suite e WikiMusic. Scrive sul mensile Sistema Musica e su Alias – il Manifesto. Coautore della guida “I luoghi della Musica” (TCI,2005), pubblica regolarmente saggi, note di copertina e di sala per le principali istituzioni musicali italiane.
Fiorenzo Pascalucci è uno dei rari artisti ad aver ricevuto ricevuto in Quirinale, il 10 marzo 2016, il prestigioso Premio “Giuseppe Sinopoli”, istituito dalla Presidenza della Repubblica Italiana e consegnato personalmente dal Presidente Sergio Mattarella, su segnalazione dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma. La sua passione e la sua curiosità verso i più svariati aspetti della Musica sono state premiate da una serie di successi che hanno contribuito all’evoluzione della sua carriera. Vincitore di numerosi premi, il più importante, con il senno di poi, è stato quello del 2008, quando ha conquistato il Primo Premio al XXV Concorso Pianistico Nazionale “Premio Venezia”. Il prestigioso concorso, prima vera importante affermazione nella carriera, lo ha avviato ad un’intensa carriera concertistica internazionale, ricca di successi e riconoscimenti.
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