Il mese di luglio nell’imolese, si chiude con due grandi concerti sia per qualità degli interpreti che per quantità di musica.
Venerdì 29 luglio alle ore 21.00 a Imola (BO) nel cortile di Palazzo Tozzoni, Gian Marco Verdone, giovanissimo ma già affermato pianista e compositore dedito alla musica da film e alle colonne sonore, presenta una selezione di suoi brani musicali, composti proprio per accompagnare immagini sottolineandone gli aspetti emotivi, drammatici, sentimentali o divertenti. In questo concerto, non a caso chiamato Effetto Speciale, gli ascoltatori non avranno uno schermo davanti agli occhi, ma dovranno crearsi immagini proprie stimolati dai titoli evocativi e dalla buona musica che Verdone proporrà.
“Effetto Speciale è un viaggio attraverso alcuni tra i brani più importanti dei miei ultimi tre anni”, dichiara Verdone. “Per l’occasione ho riadattato le mie musiche, originariamente per ensemble medi e grandi, per il mio strumento di una vita, il pianoforte, attraverso il quale esse vivono di luce nuova, ponendo enfasi sul rapporto intimo che mi lega a loro, nel tentativo di coinvolgere in questo legame anche il pubblico e di condividere le emozioni che ne hanno dato i natali”.
Domenica 31 luglio, a Varignana, borgo storico nel Comune di Castel San Pietro Terme (BO), alle ore 21.00 presso la Chiesa di San Lorenzo risuoneranno le note del clavicembalo di Aina Kalnciema, finissima interprete bachiana e artista di fama internazionale. Kalnciema presenterà un programma che spazierà da Bach a Müthel e da Scarlatti fino al grande compositore ucraino Dmytro Stepanovyč Bortnjans’kyj.
Si partirà con il Concerto nach italienischen Gusto (Concerto secondo il gusto italiano) BWV 971 di Bach, una composizione in tre movimenti, sopravvissuta nei secoli come una delle preferite dal pubblico, che Aina Kalnciema col suo clavicembalo trasformerà in quel complesso gioco di equilibri che ha reso ancor più celebre la composizione nella sua versione solistica. Si passerà poi allo stile barocco di Müthel con la Sonata n. 3, colorata da toni caldi e intervallata da vibrati impercettibili. Grande spazio sarà dedicato all’opera del clavicembalista napoletano Domenico Scarlatti, di cui Kalnciema eseguirà cinque delle sue, per quel tempo pionieristiche, 555 sonate caratterizzate da rapidissima mobilità espressiva, grande inventiva armonica e dall’l’impiego di accordi spesso sorprendenti. Il concerto si concluderà con i toni dolci e naturali della celebre Sonata in do maggiore di Dmytro Stepanovyč Bortnjans’kyj: una sonata in tre movimenti (Allegro moderato, Adagio, Rondo andantino), dapprima molto ritmica e sostenuta, ma con episodi melodici sempre più evidenti che alla conclusione di ogni movimento.