Paolo Marzocchi, compositore e pianista, è nato nel 1971 a Pesaro, città in cui ha compiuto gli studi musicali.
Di formazione classica, si è dedicato alla composizione in tutte le sue forme, dal teatro, al cinema (dello scorso anno la collaborazione alla colonna sonora di Martin Eden di Pietro Marcello), alla radio, fino alle sperimentazioni con altri linguaggi e alla composizione ‘pura’.
Come compositore ha collaborato con tantissimi artisti di fama internazionale, e ricevuto numerose commissioni per la realizzazione di opere pianistiche, da camera e orchestrali, collaborando con istituzioni prestigiose come il Lucerne Festival, il Teatro alla Scala di Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, l’Orchestra Leonore e il festival “Floema” di Pistoia, l’Orchestra Verdi e i Pomeriggi Musicali di Milano, il Teatro dell’Opera di Roma, la Biennale di Venezia, il Festival Musica sull’Acqua, l’Orchestra e il Coro di Voci Bianche della Radiotelevisione Rumena, il Festival Multiplicidade di Rio de Janeiro, il festival Borderline Moving Images di Beijing.
Ha collaborato per diversi anni con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca su progetti sperimentali e non convenzionali legati all’istruzione musicale e alla sensibilizzazione sociale, nonché alla creazione di un repertorio di orchestre e cori giovanili. Nella sua produzione figurano diverse composizioni per orchestra di giovani esecutori e coro di voci bianche insieme ad ensemble di professionisti, che hanno attirato l’interesse tra gli altri anche di compositori come Sir Peter Maxwell Davies, Ivan Fedele e Salvatore Sciarrino. Nel 2019 il progetto “Big Orchestra” sostenuto dalla regione Emilia-Romagna ha scelto le composizioni di Marzocchi per un concerto realizzato all’interno della Sagra Musicale Malatestiana con un’orchestra e un coro di giovanissimi esecutori di più di 400 elementi. Nel 2015 il progetto “La musica, il lavoro minorile e il diritto all’istruzione”, in collaborazione con International Labour Organizzation, MIUR e con la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna, è stato per Marzocchi l’occasione di sperimentare una innovativa metodologia d’insegnamento della composizione (da lui definita “rendering”) rivolta a giovani non musicisti. Dal 2017 al 2020 la Fondazione MAST di Bologna ha sostenuto progetti di ricerca su modelli innovativi di didattica della musica con bambini in età prescolare. Questi progetti, presentati da Nidi di Note, sono stati condotti realizzati da Paolo Marzocchi e Sonia Peana. Durante le ricerche condotte al MAST la metodologia del “rendering” è stata sperimentata su un gruppo di bambini di cinque anni. Da questa esperienza nascono le “Little Symphonies” (2018), sei poemetti sinfonici immaginati e progettati da bambini di 5 anni.
Una menzione a parte spetta ai progetti realizzati a Lampedusa con i bambini dell’isola (tra cui “Le nuove vie dei Canti” e “Un pianoforte per Lampedusa”, coordinati da Marzocchi insieme a Guido Barbieri), alcuni attualmente in corso di realizzazione, che hanno l’obiettivo di colmare il divario che c’è tra l’isola e il resto del paese sulla possibilità di offrire un’educazione musicale ai propri abitanti.
Con l’Orchestra Verdi di Milano nel 2019 ha diretto e raccontato l’Uccello di Fuoco di Stravinskij in una lezione concerto che ha riscosso un grande successo sia tra il pubblico più giovane che tra quello più adulto. Il racconto della composizione, arricchito dalle illustrazioni di Agnese Franchini, è ora uno spettacolo sulla piattaforma dell’Orchestra Verdi.
Dal 2018 al 2020 è stato coordinatore artistico del progetto internazionale “La Musica: un ponte tra i popoli”, laboratorio di orchestra giovanile con ragazzi provenienti da diversi paesi europei e in particolare dai Balcani.
Tra gli altri eventi che lo hanno visto protagonista negli ultimi anni, si evidenziano il suo concerto per pianoforte orchestra e glassharmonica “Fantasia dell’Assenza” con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Ryan McAdams ed eseguito al pianoforte dall’autore; la collaborazione con il tenore Juan Diego Florez, per la registrazione discografica dell’album “Italia” (DECCA International 2015); la composizione “O pazzo desire!”, eseguita in prima assoluta dall’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con la direzione di Diego Matheuz; lo spettacolo “Ex Machina” con Paolo Fresu e il Quartetto Alborada, al Mast Di Bologna (2017); il melologo fantascientifico “Mymosh, il Figlio-di-Se-Stesso” per quartetto d’archi e voce narrante (commissione FLOEMA, Pistoia 2018), la collaborazione con Danusha Waskiewicz, Andrea Rebaudengo e Cristina Zavalloni (Musica Insieme, Bologna 2018 e Festival Mito 2019); la composizione “Queste parole di colore oscuro”, inserita nel progetto “Il suono di Dante” di Mariateresa Sartori (2021), la partecipazione come pianista all’integrale delle Sinfonie di Beethoven/Liszt (Festival Spinacorona di Napoli, Rai 5 e Teatro Verdi di Pordenone, 2021/2022).
La sua opera “Il viaggio Roberto”, su libretto di Guido Barbieri, che nel 2014 riscosse – tra gli altri – il plauso di Riccardo Muti, è stata rappresentata nella stagione 2016/17 dell’Opera di Firenze, sotto la direzione musicale dello stesso Marzocchi, e nel 2018/19 ripresa al Regio di Parma, al Teatro Alighieri di Ravenna, e al Teatro Comunale di Ferrara.
Le composizioni per pianoforte di Marzocchi raccolte nell’album “Piano Works” sono recentemente uscite in un libro e sulla nuova piattaforma Martinville.
Paolo Marzocchi è anche l’ideatore e direttore artistico di WunderKammer Orchestra, un ensemble pensato per portare la musica sinfonica dove le grandi orchestre non riescono ad arrivare, per la quale ha realizzato la riduzione di tutti i concerti per pianoforte di Beethoven per 12 strumenti più il solista. La WKO ha debuttato a Lampedusa il primo aprile 2017 per l’inaugurazione del nuovo pianoforte dell’isola, con la direzione di Carlo Tenan e lo stesso Marzocchi al pianoforte.