Lunedì 17 luglio, all’interno della Rocca Sforzesca di Bagnara di Romagna (ore 21.00), Massimo Mercelli, flautista di fama nonchè fondatore e direttore artistico di ERF, si esibirà insieme a Lodovico Pallavicini al violino, Leonardo Taio alla viola e Enrico Mignani al violoncello nel concerto “Quartetti per flauto e archi di Mozart” – previsto nell’ambito del progetto “Boarding Pass Plus” (partner di ERF), un’iniziativa volta a coltivare e affinare il talento di giovani musicisti attraverso un periodo di formazione con rinomati Maestri e concertisti: esperienza che culmina con un’esecuzione in concerto, come quella offerta in questa occasione.

Lo spettacolo “I Quartetti per flauto e archi di Mozart” prevede l’esecuzione di quattro quartetti per archi e flauto, composizioni che rientrano nella “musica da intrattenimento” dallo stile tipicamente settecentesco.

Per chi lo desidera, prima del concerto (ore 19.30) è prevista una visita guidata al Museo Pietro Mascagni (con prenotazione consigliata a ERF 0542 25747). Un museo unico dedicato al grande musicista livornese Pietro Mascagni, che espone diversi oggetti personali del compositore, tra cui circa 4.500 lettere, scritte dal 1910 al 1944 durante il legame epistolare con la corista bagnarese Anna Lolli.

Martedì 18 luglio (ore 21:00), presso la Rocca di Riolo Terme, è invece il turno del Trio Leonardo con il concerto “Progetto Goldberg: la riscrittura”, una riscrittura delle Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach nata dalla collaborazione del Trio con il compositore Andrea Cipriani. Il “Progetto Goldberg: la riscrittura” è uno dei lavori più di pregio del raffinato e ricercato repertorio di questa formazione, composta dal flauto di Andrea Dainese, l’arpa di Elisabetta Ghebbioni e la viola di Giancarlo Di Vacri.

Il programma “Progetto Goldberg: la riscrittura” presenta al pubblico dell’ERF un interessante percorso di rivisitazione delle Variazioni Goldberg di Bach. Un’operazione di “riscrittura” che mostra come le Variazioni, che rappresentano forse uno dei più alti vertici mai raggiunti nella composizione per strumenti da tastiera (clavicembalo, pianoforte), siano in realtà un’opera talmente ricca da prestarsi splendidamente anche ad esecuzioni per diversi organici: nel caso del Trio Leonardo, la nuova veste strumentale è composta da flauto, arpa e viola.