Se entrate a Palazzo “Grassi” è come entrare in una macchina del tempo e essere proiettati in pieno Medioevo. A Bologna facevano così, imponenti travi lignee a forma di “stampella” per reggere meglio il peso del portico sospeso, delle finestre monofore decorate in terracotta e, immaginiamo, degli abitanti del Palazzo, già allora impegnati a onorare la cucina bolognese, sostanziosa e opulenta come oggi.
E se dal grande Portale a sesto acuto vedete uscire degli Ufficiali, questi non fanno parte del Picchetto a guardia del Palazzo, ma ospiti del prestigioso ed elegante Circolo Ufficiali di Presidio, che occupa le grandi stanze restaurate già negli anni ’20 del secolo scorso.