La caratteristica di questa cittadina, seconda provincia più grande di Bologna, è insita nell’età del suo territorio: la via Emilia conserva una sinuosità tale da conferire il primato abitativo durante l’epoca pre-romana.
Dopo l’avvento dei romani, come molte province padane, il suo territorio subì vari danneggiamenti dalle invasioni barbariche, i Marcomanni, i Goti e i Longobardi in seguito. La sua estensione fu molto limitata e anche durante il medioevo dovette vedersela con le cittadine più grandi di Bologna e Faenza che ne rivendicavano sempre il possedimento.
Una grande ondata di peste intorno al 1300 colpì un terzo della popolazione, mentre fu verso la fine del 1700 che parte del territorio venne occupato dalle forze rivoluzionarie francesi, ma con la Restaurazione tornò sotto lo Stato Pontificio. Altra situazione degna di nota fu la sua partecipazione alla seconda guerra mondiale che causò non pochi danni alla città e ai suoi cittadini. Fu però nel dopoguerra, intorno agli anni ’60, che Imola vide una grande crescita industriale con la costruzione di nuovi quartieri grazie ai quali fu protagonista di un rapido sviluppo economico.
Museo diocesano
Dal 2000 ad oggi il Museo diocesano ha ampliato ulteriormente la sua superficie espositiva attraverso il restauro e l’apertura delle sale dell’appartamento verde: in esso trovano posto i tessuti liturgici (secc. XV-XIX), la collezione numismatica (secc. IX-XXI), le opere d’arte sacra contemporanea e il nuovo percorso dedicato alle terracotte domestiche (secc. XVIII-XIX). Il settecentesco salone morelliano è adibito a sala conferenze.
Nel Museo-Pinacoteca, secondo museo ecclesiastico italiano per fondazione dopo il diocesano di Bergamo, sono esposti oltre 2.000 pezzi (dipinti, sculture, ceramiche, oreficerie, corali miniati, arredi, tessuti, monete, medaglie, ecc.) databili tra il IX e il XXI secolo.
Indirizzo
Palazzo Vescovile: Piazza Duomo, 1 – 40026 Imola (BO)
Contatti
Museo Diocesiano tel. 0542.25000 – fax. 0542.34672 – museo@imola.chiesacattolica.it