ERF#StignaniMusica, giunta alla sua quarta edizione, torna più ricca che mai. Il palco del Teatro Ebe Stignani di Imola è pronto, dal 25 ottobre 2019 al 25 marzo 2020, ad ospitare 11 concerti con grandi nomi della musica italiana e internazionale e 4 appuntamenti de L’Opera nel Ridotto, dedicati alle Opere migliori della tradizione lirica nostrana. Tra i concerti delle grandi orchestre e dei prestigiosi interpreti, e il consueto amore per il Barocco, sia rivisitato che interpretato con gli strumenti dell’epoca, quest’anno ERF#StignaniMusica accoglierà molti grandi solisti del pianoforte.

L’inaugurazione, venerdì 25 ottobre, è affidata al pianista di fama mondiale Arcadi Volodos, con un programma tra Liszt e Schumann che ne mette in risalto la personale predilezione per i recital. Dotato di immaginazione, sentimento e tecnica fuori dal comune, Volodos è particolarmente adatto a far emergere le note espressive al pianoforte, in aggiunta a una capacità virtuosistica sconfinata. Qualità, queste, che gli hanno consentito di esibirsi con le migliori orchestre al mondo, dalla New York Philharmonic alla Zurich Tonhalle Orchestra, insieme a direttori dalla caratura leggendaria, come Zubin Mehta e Riccardo Chailly.

A seguire, mercoledì 6 novembre, un evento di altissimo prestigio in cui il violino di Sergej Krylov incontrerà il pianoforte di Rotislav Krimer sulle note di Brahms e Schnittke. Krylov, uno dei più rinomati violinisti mondiali, deve la sua fama soprattutto allo strabiliante virtuosismo che lo contraddistingue, sempre posto al servizio dell’espressività, che gli permette di raggiungere insperate vette liriche con sorprendente naturalezza. Ad accompagnarlo, il bielorusso Krimer, che più volte ha impressionato pubblico e critica con il suo pianismo brillante e la sua musicalità sensibile.

Ancora pianoforte sotto i riflettori dell’Ebe Stignani, mercoledì 20 novembre, con un concerto di Sofya Gulyak, che presenterà per l’occasione un repertorio che sembra pensato per esaltare la versatilità del suo strumento: Bach/Busoni, Brahms, Chopin, Rachmaninov, Prokof’ev. Esaltata dal Washington Post per la sua “incredibile precisione e la squisita delicatezza del suono”, Gulyak è stata la prima donna in assoluto a vincere il primo premio e Medaglia d’Oro Principessa Mary al XVI Concorso Pianistico Internazionale di Leeds.

Domenica 8 dicembre sarà, invece, la volta dell’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Slovena, diretta dal focoso e raffinato Mihail Agafita, con il celebre Stefan Milenkovich in qualità di violino solista. L’Orchestra Sinfonica, fondata nel 1955, in più di 60 anni di storia ha impresso una svolta alla vita musicale della Slovenia, arrivando a incidere oltre 400 CD, registrando praticamente l’intero repertorio sinfonico sloveno oltre a tanta musica popolare. Dall’altro lato, anche il principesco Stefan Milenkovich potrebbe essere considerato al pari di un’istituzione. All’età di 14 anni aveva già suonato per Giovanni Paolo II, Reagan e Gorbaciov.

Martedì 17 dicembre è il turno di un evento eccezionale, con l’esibizione del sopranista Paolo Lopez, accompagnato dall’Accademia Hermans, ensemble che da molti anni si dedica alla valorizzazione del repertorio musicale antico, con professionisti specializzati nell’interpretazione filologicamente corretta della musica antica e con l’uso di strumenti antichi. La qualità degli artisti e dei brani, scelti da un repertorio Barocco che include Händel e Steffani, porterà delle atmosfere rarissime e sofisticate, sostenute dalla voce straordinaria di Paolo Lopez, nativo di Palermo, che ha affinato la sua esperienza in prestigiosi auditorium e teatri europei, con ruoli in produzioni di grande rilievo.

Sabato 11 gennaio, prima data del 2020, sarà la volta di Martin Kasík, uno dei più apprezzati pianisti cechi al mondo, con un programma che, oltre alla sua musica nazionale, presenterà i celebri Quadri di un’esposizione di Musorgskij. Dotato di una capacità tecnica assoluta, fluida, e di una grande espressività e intelligenza, Kasík è risultato vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, e si è esibito sia con grandi orchestre che come solista, sempre conservando la stessa capacità di ammutolire lo spettatore.

Protagonista del concerto di mercoledì 22 gennaio sarà, invece, il chitarrista Manuel Barrueco, riconosciuto in tutto il mondo come uno dei più importanti interpreti dello strumento per maestria tecnica e musicalità. Ad accompagnarlo Cesare Chiacchiaretta, maestro italiano del bandoneon, e I Solisti Aquilani, una delle formazioni cameristiche più importanti di questo Paese. Il repertorio per l’occasione sarà variegato, e andrà da un recentissimo brano di Caterina di Cecca, al maestro della classica per antonomasia Mozart, fino Vivaldi e Respighi, concludendo con Astor Piazzolla, vero nume protettore della serata.

Giovedì 6 febbraio arriva la star del violoncello David Geringas accompagnato dal pianista ceco di fama internazionale Paver Kaspar con dei brani, tra gli altri, di Beethoven e Martinů. Geringas, lituano, appartiene all’olimpo musicale dei giorni nostri: capace di spaziare, con il solito rigore intellettuale e la versatilità stilistica, da un repertorio del primo Barocco alla musica contemporanea, è uno dei più apprezzati violoncellisti al mondo. Cosa aspettarsi, d’altronde, da un allievo di Rostropovich? Kaspar, d’altro canto, apprezzato in tutto il mondo anche in virtù del suo impegno nella musica da camera, è uno dei massimi interpreti contemporanei di Martinů.

Martedì 18 febbraio, in programma “Il Viaggio D’Amore – Les voyages d’Amour à travers de l’Europe”, un appuntamento insolito e di rara fattura con protagonista gli Hirundo Maris, rinomato ensemble specializzato in musica antica dal Medioevo al Barocco, così come in nuove composizioni e commistioni sonore. Ne fanno parte Arianna Savall, soprano e suonatrice di arpa tripla barocca, Petter Udland Johansen, tenore e suonatore di hardingfele e mandolino e Miguel Angel Cordero, al colascione e contrabbasso.

Per la Giornata internazionale della donna, l’8 marzo, spazio a un appuntamento ormai tradizionale, l’“Omaggio a Ebe Stignani”, Gala Lirico cui parteciperanno i vincitori dell’International Voice Masterclass Ebe Stignani 2020, un’occasione dedicata a riscoprire la Maestra che ha dato il nome al teatro, attraverso l’esibizione di giovani talenti.

Ancora i sentimenti torneranno protagonisti per l’ultimo concerto, mercoledì 25 marzo, e in particolare quei sentimenti violenti quali “Amore, Tormento, Furore e Gelosia”, come declama il titolo del concerto, evento in cui la voce del soprano Roberta Invernizzi, uno dei più richiesti in ambito barocco e classico, incontra gli archi de’ I Virtuosi Italiani, con Alberto Martini nella veste di maestro di concerto al violino. La voce sapiente di Invernizzi vivificherà le forti passioni Barocche, quel Barocco di Corelli, Händel e Vivaldi, che è ugualmente placido ed esaltante, violento e delicato, e che I Virtuosi Italiani, una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama musicale internazionale, sa rendere con precisione.

La stagione si completa con gli appuntamenti – a ingresso gratuito – de “L’Opera nel Ridotto” ospitati nel ridotto del Teatro Ebe Stignani: quattro eventi dedicati a quattro delle migliori Opere della tradizione lirica italiana, con proiezioni introdotte da Luca Rebeggiani, direttore artistico del Teatro. Si comincia venerdì 18 ottobre con La traviata di Giuseppe Verdi, si prosegue venerdì 8 novembre con Andrea Chénier di Umberto Giordano. Primo evento del 2020 sarà venerdì 21 febbraio con la Norma di Vincenzo Bellini, mentre la mini rassegna si concluderà venerdì 20 marzo, con La fanciulla del West di Giacomo Puccini.

Continua anche quest’anno il progetto Musica a 1 euro che tanta partecipazione ha avuto nelle passate stagioni. Come di consueto il progetto si rivolge a tutti gli studenti imolesi di ogni ordine e grado, nonché agli studenti della Scuola di Musica Vassura – Baroncini. La proposta si articola in due momenti: incontri – concerto in cui gli stessi esecutori dei concerti serali incontrano, parlano, spiegano e interagiscono con i ragazzi, incuriosendoli e accompagnandoli all’ascolto della musica con maggiore consapevolezza. La sera tutti gli studenti potranno accedere ai concerti al costo di simbolico di 1 euro. Emilia Romagna Festival crede fortemente che questo risultato contribuisca alla formazione del pubblico di domani, attento, preparato e sempre più numeroso e partecipe.