Vent’anni anni e tanta voglia di continuare a crescere!

Emilia Romagna Festival festeggia questo importante traguardo all’insegna dei compositori che hanno scritto per il festival, con 36 appuntamenti live, dal 26 luglio al 10 settembre, distribuiti tra le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena e Ravenna, nel pieno rispetto delle nuove misure di sicurezza.

In cartellone grandi interpreti della musica internazionale e giovani promesse tracceranno un sorprendente e ricco itinerario musicale, dalla classica alla contemporanea, dal jazz al canto lirico, intrecciando la musica con le letture di attori e autori, l’arte, la letteratura e il cinema.

Un mix unico sempre all’insegna della musica di qualità che s’inaugura il 26 luglio, all’Arena San Domenico a Forlì, con la prima italiana del Concerto n. 2 di Michael Nyman, scritto per il flauto di Massimo Mercelli e dedicato all’amico comune Ezio Bosso. All’esecuzione lo stesso Mercelli con I Solisti Veneti, che insieme affronteranno anche Contrafactus di Giovanni Sollima, scritto su commissione del festival proprio 20 anni fa, e due pezzi di Giuseppe Tartini, di cui quest’anno il festival ricorda i 250 anni dalla morte. Il concerto verrà trasmesso in global streaming in collaborazione con ItaliaFestival e il Ministero degli Esteri.

Sulle note, invece, della Sinfonia n. 7 di Ludwig van Beethoven – di cui quest’anno ricorre il 250° anniversario della nascita – riarrangiata dal compositore Fabio Massimo Capogrosso e delle elaborazioni per orchestra delle canzoni di Francesco Paolo Tosti a cura del Maestro Francesco Lanzillotta, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta dallo stesso Lanzillotta con il mezzosoprano Daniela Pini, chiuderà il festival il 10 settembre alla Rocca Sforzesca di Imola.

Tra gli altri grandi interpreti del cartellone 2020: Richard Galliano con il celeberrimo The Tokyo Concert (2/8 Forlì), che quest’anno sarà il protagonista anche dell’XI Premio alla Carriera ERF (1/8 Tredozio); Ramin Bahrami sempre con due appuntamenti, a Lugo (10/8) con brani tratti dal suo ultimo cd Malinconia e a Forlì (27/8) con le Variazioni Goldberg; gli Aighetta Quartett con un concerto volto a scandagliare le più interessanti pagine del repertorio chitarristico tra classico e popolare (11/8 Tossignano); Danilo Rea con il suo personale omaggio a Fabrizio De André (16/8 Comacchio); Moni Ovadia accompagnato da Giovanni Seneca alle chitarre, Gabriele Pesaresi al contrabbasso, Francesco Savoretti alle percussioni e dalla cantante italo-algerina Anissa Gouizi, in una originale forma di concerto teatrale, Rotte mediterranee (21/8 Cesenatico); Ivo Pogorelich (22/8 Forlì) con un programma incentrato su Johann Sebastian Bach, Fryderyk Chopin e Maurice Ravel; e Cristina Zavalloni insieme a Fabrizio Puglisi con il loro progetto “O Supersong” che rivisita brani di Sigur Ros, Franco Battiato, Laurie Anderson, Radiohead, Beatles e altri.

Le orchestre in residenza di questa edizione saranno due compagini, fiore all’occhiello del territorio emiliano romagnolo, La Toscanini, acclamata da pubblico e critica nelle maggiori sale da concerto di tutto il mondo, e La Toscanini Next, il neonato progetto di alta formazione rivolto a musicisti under35. Oltre al concerto di chiusura, La Toscanini con i suoi organici modulabili, sarà protagonista di altri quattro appuntamenti: gli Archi de La Toscanini insieme alla solista Mihaela Costea, primo violino dell’Orchestra Filarmonica Toscanini, con l’esecuzione integrale de “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi e della celeberrima Aria sulla quarta corda di Johann Sebastian Bach (28/7 Codigoro); ancora gli Archi de La Toscanini con Pietro Nappi violoncello solista, con un repertorio tra Mozart e Haydn (3/8 Castel San Pietro Terme); l’Ensemble La Toscanini – Sandu Nagy al flauto, Gianni Giangrasso alle percussioni, Antonio Mercurio al contrabbasso e Francesco Melani al pianoforte – con I Got Rhythm: in crossover tra classico e jazz (8/8 Bubano); e la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Enrico Onofri, anche violino solista e star della musica antica, con un concerto su musiche di Vivaldi, Mozart e Rossini (9/8 Forlì).

La Toscanini Next diretta dal compositore e direttore Roger Catino sarà invece a Faenza con Da Cinecittà a Hollywood, in cui sarà ricordato Luis Bacalov, caro amico del festival al quale negli anni ha regalato concerti indimenticabili (29/7), e con un secondo concerto, Immagini da ascoltare, sempre dedicato alle pagine musicali più celebri delle pellicole cinematografiche (6/8). A Russi La Toscanini Next Sax Quintet si esibirà invece con musiche di Joplin, Kander, Desmond, Gershwin, Brubeck, Piazzolla, Rota e Coruzzi (5/9).

E sempre a proposito di giovani talenti, arriva al festival la Young Musicians European Orchestra, formazione composta da giovanissimi musicisti di tutto il mondo, che con Massimo Mercelli al flauto, eseguirà la Sinfonietta per flauto e archi del maestro Krzysztof Penderecki, rielaborazione dell’originale per clarinetto ed archi (1994) in una nuova veste con flauto solista, espressamente chiesta da Mercelli che la tenne a battesimo nel 2006 eseguendola poi da allora, sotto la direzione dell’autore, 35 volte (7/9 Imola). Il grande compositore polacco, ospite fisso di ERF fin dal 2002, sarà omaggiato anche in un altro concerto, questa volta con il Quartetto Indaco accompagnato da uno dei più quotati clarinettisti italiani, Claudio Mansutti (24/8 Codigoro).

Spazio anche alle grandi artiste femminili, oltre alla Zavalloni,  in cartellone la violoncellista Silvia Chiesa, tra le interpreti italiane più apprezzate sulla scena internazionale, insieme all’Orchestra Roma Tre con brani di Wagner, Haydn e Grieg (27/7 Imola); l’arpista slovena Mojca Zlobko Vajgl, con un programma di valzer, notturni e variazioni (31/7 Bagnara di Romagna); e la giovane Emilia Zamuner, da molti definita come la “Ella Fitzgerald napoletana”, accompagnata da Massimo Moriconi, lo storico bassista di Mina, Massimo Del Pezzo alla batteria e Piero Frassi al pianoforte, in due diverse esibizioni: a Codigoro (18/8), con Once Upon A Time, raccolta di brani tratti dal suo ultimo e omonimo cd, e a Castel San Pietro Terme (19/8) con New Orleans – Napoli, tra musica e stile, medley evocativo che unisce celebri brani della tradizione americana e della canzone napoletana in chiave jazz.

Tra le proposte che coniugano la musica con il teatro, l’arte, la letteratura e il cinema, due appuntamenti con l’Ensemble Duomo dedicati al centenario della nascita del regista Federico Fellini e del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra, su musiche di un altro grandissimo, Nino Rota: a Codigoro (4/8), l’Ensemble accompagnerà la voce di Ivano Marescotti, che leggerà brani di Federico Fellini e Tonino Guerra, mentre a Imola (5/8), sarà invece la voce di Elena Bucci a recitare testi di Fellini e Guerra, sempre su musiche di Rota. Da segnalare anche la prima assoluta di The Whalebone Arch, intrecci fra musiche e terra un’installazione visiva e sonora dell’artista Claudia Losi, organizzata nell’ambito del Ceramic Performance Festival, in collaborazione con Ossessioni 2020 (8/9 Faenza).

A completare il ricco cartellone, il duo composto da Federico Mondelci ai sassofoni e Simone Zanchini alla fisarmonica con Latino Mediterraneo (12/8 Codigoro); il violoncellista Denis Burioli con musiche di Bach e Cassadó (13/8 Faenza); l’Omaggio a Kurt Weill con Daniele Santimone alla chitarra, Tiziano Negrello al contrabbasso e Massimo Mantovani al pianoforte (20/8 Faenza); il duo formato da Donato D’Antonio e Marko Feri alle chitarre, con brani di Scarlatti, Beethoven, Tan Dun, Gnattali e Debussy (25/8 Riolo Terme); l’ensemble dei docenti e degli allievi dell’Istituto Musicale Angelo Masini con musiche di Bach, Beethoven e Unterberger (30/8 Forlì); il pianista e compositore Pietro Beltrani con alcune tra le più belle e note composizioni classiche rivisitate in chiave jazz (1/9 Alfonsine); la giovane e talentuosa violinista kazaka Sharipa Tussupbekova con un repertorio di partite e sonate di Bach, Ysaye, Bacri e Shildebaev (3/9 Castel San Pietro Terme); il quartetto composto da Daniele Santimone alla chitarra, Tiziano Negrello al contrabbasso, Gianluca Berardi alla batteria e Mattia Cappelli al sax con The Latin Itch (5/9 Faenza); e l’ensemble al femminile QuarantaQuartet con musiche degli anni ’40 rivisitate e contaminate con la pratica dell’improvvisazione jazzistica (9/9 Alfonsine).