Beethoven: le ultime Sonate è una serata dedicata alle ultime opere del compositore tedesco. Sul palco del Teatro Ebe Stignani di Imola – mercoledì 8 settembre alle ore 21 – il pianista Michele Campanella, internazionalmente riconosciuto come uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani, condurrà il pubblico alla scoperta di una produzione musicale fuori da ogni forma dentro la quale tutta la musica precedente si era espressa.

In programma le ultime tre sonate di Beethoven frutto della trasformazione del linguaggio di Beethoven, gradualmente apparsa dopo le opere della piena maturità quali la 5°, la 6° e la 7° Sinfonia, i Quartetti Rasumovsky, i Concerti per pianoforte e per violino. Un cambiamento di stile verso mete ignote a Beethoven stesso e ai suoi predecessori che non ha ancora ricevuto una motivazione. Per Campanella la spiegazione risiede nella personalità e nel carattere di Beethoven: una personalità che prescinde da ogni etichetta, ogni stilizzazione, ogni accettazione di consuetudine o di regole del successo, ogni filtro accademico.

Per il Maestro Campanella, pianista, direttore d’orchestra e scrittore, che ha affrontato in oltre cinquant’anni di attività molte tra le principali pagine della letteratura pianistica, con queste ultime tre sonate “Beethoven consegna alla storia e a tutti noi una dichiarazione di amore per l’Umanità, di una profonda solidarietà per il dolore universale, una richiesta di Pace che sentiamo come espressione di un’esigenza insopprimibile”.

Conosciuto in tutto il mondo come straordinario interprete di Franz Liszt, Michele Campanella vanta una immensa serie di incisioni discografiche. Instancabile viaggiatore, insegnante appassionato, calca da anni le scene dei più prestigiosi teatri di tutto il mondo, esibendosi sia come solista, sia con le principali orchestre sinfoniche. Nel 2014 è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un’onorificenza per i suoi eccezionali contributi nell’ambito delle arti, della letteratura e del servizio pubblico.