Sonorità sudamericane per i concerti in cartellone giovedì 21 e venerdì 22 luglio.
Si comincia giovedì 21 luglio, a Codigoro (FE) nel Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa (ore 21.15) con il Cuartet, un originale ensemble fondato dal talentuoso chitarrista Roberto Porroni che propone in una nuova dimensione timbrica la musica brasiliana e argentina del ‘900, qui accompagnato dalla cantante brasiliana Priscila Ribas. Insieme proporranno un programma stratificato che mostra tutte le straordinarie influenze che hanno arricchito la musica brasiliana del ‘900.
Il programma si apre con un lungo omaggio a uno dei padri della “música popular brasileira”, Antônio Carlos Jobim, con la passeggiata jazz di Tereza My Love e altri pezzi piuttosto riconoscibili dal grande pubblico come Agua De Beber e Garota de Ipanema. Si prosegue con brani di Baden Powell, João Bosco, Carlos Lyra, Pixinguinha, per chiudere con la Bebê di Hermeto Pascoal ormai considerato da molti un classico, entrato nel repertorio di tantissimi fisarmonicisti, e con Tristeza un inno di speranza e gioia di vivere la melodia samba di Haroldo Lobo.
Venerdì 22 luglio alla Rocca di Bagnara di Romagna, è invece il turno di Argentina y Oriente con Donato D’Antonio alla chitarra e Vanni Montanari al flauto, un duo di musicisti eclettici e solidali, che quest’anno festeggiano i primi 26 anni di carriera insieme e l’uscita per la Emi Vinci dell’omonimo CD dedicato ad Astor Piazzolla.
Il concerto presenta brani che vanno alla scoperta della tensione che da sempre esiste tra Sud America e Oriente. L’apertura è affidata a un autore di grande successo in Argentina, Carlos Guastavino, ricercatore di melodie melanconiche e dal suono sempre nostalgico; a seguire il colto sperimentalismo di Alberto Ginestra. Ci si avvicina poi all’Oriente con l’espressiva Three bagattelles from China West della compositrice Che Yi, dove il dialogo tra flauto e chitarra mescola con leggerezza registri musicali occidentali e tradizione cinese. Il vero azzardo è nel finale, un accostamento piuttosto inusuale, quello di Astor Piazzolla, in cui jazz e tradizione trovano un equilibrio che farà storia, e Tan Dun, straordinario compositore cinese contemporaneo, che ha portato i complessi timbri della tradizione a relazionarsi con l’estensione e la fluidità della musica per film.