Ci sono delle cose con cui i nostri sensi stringono delle familiarità privilegiate, come le celebri madeleine della Recherche. Cose che si ergono a simboli, simboli che ci restituiscono volti e nomi, che racchiudono e raccontano storie e garanzie.
Questo è il ruolo che riveste ERF, Emilia Romagna Festival, come la più dolce delle madeleine proustiane, che per il sommo letterato francese ritraevano una testimonianza di esistenza e di autenticità, una dichiarazione di “durata”: lasciare una traccia nel tempo. ERF è un’impronta proteiforme ed eclettica: linguisticamente è un acronimo; socialmente è un punto di riferimento; culturalmente è un’opera incessante di sensibilizzazione; musicalmente è un crogiuolo raffinato di sonorità preziose, di voci che scuotono gli animi, di strumenti e artisti che, valicando barriere d’ogni genere, s’intrecciano intessendo tele che ci sollevano verso mete astrali, o ci sorreggono sottraendoci al dramma di una vita senza musica, quest’ultima intesa come esperienza culturale e sociale. Come occasione di arioso isolamento e di ibrido incontro. Di innalzamento e di distensione.
La memoria capillare dell’Associazione Emilia Romagna Festival è composta da migliaia di trame, come nei migliori tessuti pregiati. Le sue filigrane, che da oltre vent’anni s’intrecciano nel tempo e nello spazio, hanno permesso di designarlo come il più grande festival d’area italiano, un unicum nell’abilità e nella volontà di coordinarsi, nel territorio emiliano romagnolo, su un così elevato numero di province e di Comuni (oltre 30).
Come nelle migliori opere classiche, questa importante realtà di promozione culturale è un’equazione aurea di incontro, equilibrio e proporzioni, coronati da un estro fine e colto, sotto l’egida del magico flautista e direttore artistico Massimo Mercelli: ERF sono i numerosissimi sponsor locali e nazionali, sempre più fidelizzati ad essa; sono le istituzioni liriche e orchestrali di cui è partner; è la partecipazione costante ed entusiasta del pubblico e l’importante attenzione che la stampa le riserva; sono le numerose produzioni artistiche portate in Italia e all’estero; sono le maestranze che rinnovano la fiducia e danno forma allo sconfinato orizzonte di ambizioni culturali dell’associazione. ERF è la cultura che mira alla vasta accessibilità, alla sensibilizzazione educativa, alla memoria della tradizione come lente per un approccio innovativo e fiducioso al futuro, al rinnovamento scandito da note antiche e nuove melodie, all’incontro fervido e incessante, memore delle preziose parole di Ezio Bosso: che la musica è come la vita, e si può fare solo insieme.
ERF è un unicum, pur senza mai essere una realtà isolata. Nel suo curriculum, sconfinato come la sua ambizione, si annoverano collaborazioni internazionali, prestigiosi premi, raffinati progetti, nuove e caleidoscopiche stagioni, Residenze Artistiche, memorabili prime assolute, tutto consacrato alla volontà di riconfermarsi, accrescersi e continuare ad affinarsi, con lo sguardo bifronte rivolto alla strada percorsa e maestra, e anche e sempre al potenziale che riserva il futuro, che tra le visionarie dita di ERF cessa di essere un’inquietudine per diventare un’armoniosa promessa: la promessa di continuare a lasciare una traccia aurea e imperitura.
Martina Avolio
Associazione
EMILIA ROMAGNA FESTIVAL ETS
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Ufficio stampa
Michela Giorgini
Consiglio direttivo
Donato D’Antonio vice presidente
Franco Fabbri consigliere
Franco Gaddoni consigliere
Silvia Poli consigliere
Organo di controllo monocratico
Filippo Tampieri
Soci dell’Associazione al 09/07/2019
Agnelli Filippo
Bacchilega Fabio
D’Antonio Donato
Fabbri Franco
Ferrari Maria Alba
Ferrari Laura Beatrice
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Galeati Michelangelo
Laganà Aldo
Magrì Carlo
Mercelli Mariano
Mercelli Massimo
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