La Musica è bella perché ogni giorno la senti in maniera diversa.

E ognuno di noi ha i propri colori, la propria musica, i propri profumi, le proprie scelte. Ogni giorno una musica differente ricomincia e ci anima, spingendoci al cambiamento o convincendoci a riscoprire noi stessi, a dar voce a vecchie emozioni mai condivise.

E la musica la portano i Maestri, di musica, di scuola, di pensiero.

C’è veramente bisogno di Maestri, in questo mondo silenzioso, popolato da mezzibusti e da mezze culture… Uomini senza genialità, ma senza neanche la grazia innocente dell’analfabeta. E in genere senza una tempra morale che li elevi dalla mediocritas che segna il nostro tempo. È nell’appiattimento culturale, morale, etico che la musica si affievolisce, l’armonia tace.

E la musica e la bellezza le portano i Maestri, riempiendo il nostro cartellone della loro arte, proponendo programmi che percorrono nella loro interezza questo meraviglioso mondo dei suoni.

Grandi solisti della tastiera da Volodos a Pogorelich, orchestre sinfoniche come quella della Radio Televisione Slovena o da camera come I Solisti Aquilani, I Virtuosi Italiani e I Solisti Veneti, che perpetuano l’eredità di Claudio Scimone, la chitarra di Barrueco e gli archi di Milenkovich, Geringas e Krylov, passando poi per il pianoforte jazz di Danilo Rea e la carismatica recitazione di Vanessa Gravina o ancora le magiche voci di Roberta Invernizzi, Carlo Vistoli, Paolo Lopez, Arianna Savall, Hanna Hipp: siamo posti di fronte ad una vasta gamma di personaggi, forse agli antipodi, con un passato e storie da raccontare infinitamente diversi. Ciò che li accomuna è la passione, ardente e viscerale, la strenua diligenza che quasi li attanaglia e il conseguimento della perfezione, dell’armonia: una musica interiore che non si potrà mai soffocare.

Ciò che li rende Maestri.

“Il maestro è la pietra angolare della società. Per distruggere un popolo basta distruggere i maestri …”

Massimo Mercelli
Presidente e Direttore artistico