Smash the tube – enjoy the music!” è il titolo della nuova stagione di Emilia Romagna Festival 2019, che torna con 41 appuntamenti, dal 6 luglio al 7 settembre, dislocati tra le meraviglie architettoniche e paesaggistiche della regione.

Grandi maestri, multimedialità e nuove interpretazioni: il nuovo claim è un invito metaforico a rompere gli schermi, a frantumare i social e la tv, per scoprire tutto il variegato mondo della musica al di fuori dei servizi di streaming, tra classica, jazz e world music.

Distribuito quest’anno in 5 province – Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena – il Festival alternerà grandi interpreti della musica internazionale a giovani promesse, imponenti orchestre sinfoniche a pregiate formazioni di musica da camera, prime esecuzioni assolute di autori contemporanei ai più ricercati brani del repertorio classico e jazzistico.

La stagione s’inaugura a Forlì presso la Chiesa di San Giacomo in San Domenico, con il ritorno di Uto Ughi, artista in residence ERF nella stagione 2018/19, che si esibirà insieme alla sud coreana Seongnam Philharmonic Orchestra e il suo direttore Nanse Gum, eseguendo Čajkovskij, Mendelssohn e una prima italiana di un brano del compositore coreano Hojun Lee. Il concerto di chiusura è invece dedicato alla Grande Lirica nella bella cornice di Villa La Babina a Sasso Morelli, con due stelle internazionali del bel canto, il soprano Cinzia Forte e il baritono Giovanni Meoni, accompagnati dal pianoforte di Marco Scolastra.

JAZZ & WORLD MUSIC Quest’anno Emilia Romagna Festival presenterà una miscela di stili e sonorità con una particolare attenzione alle contaminazioni tra Jazz, Classica e ritmi nati dalle tradizioni folkloristiche di tutto il mondo. Tra gli appuntamenti di rilievo, quello del 14 luglio nell’Arena delle balle di paglia a Cotignola con lo scrittore Ermanno Cavazzoni accompagnato dagli Extraliscio; il grande concerto del 17 luglio alla Rocca Sforzesca di Imola, con Richard Galliano, qui in veste di compositore e solista, affiancato da il Quintetto de I Solisti Aquilani e da Massimo Mercelli al flauto; il 27 luglio ai Trepponti di Comacchio, il Grupo Compay Segundo de Buena Vista Social Club con “La Leyenda del Chan Chan”; 7 agosto a Mordano, la poliedrica Luisa Cottifogli con Rumì; il 9 agosto a Cesenatico, Noa con “Letters to Bach”, progetto musicale prodotto da Quincy Jones; il 10 agosto nel Cortile dell’Abbazia di Pomposa a Codigoro, Peppe Servillo con i Solis String Quartet e uno spettacolo sui capolavori della canzone napoletana; l’11 agosto, al Teatro tra i Vigneti dell’Agriturismo Le Siepi di San Giovanni a Fontanelice, il piano solo di Enrico Pieranunzi con “Unlimited”.

I MAESTRI E LE GRANDI ORCHESTRE Insieme alle commistioni World Emilia Romagna Festival anche quest’anno continuerà la tradizione consolidata del grande repertorio della Classica, dal sempiterno Bach ai più recenti Respighi e Pärt, con costanti incursioni nella Lirica e nella Camera, per tornare poi ai grandi organici e alle esecuzioni maestose. Ad aprire i giochi sarà il mostro sacro del violino Uto Ughi, il quale, dopo l’inaugurazione della stagione, riceverà il X Premio ERF alla carriera nella splendida location di Palazzo Fantini a Tredozio, domenica 7 luglio. Seguono altri eventi dal respiro internazionale come le due date con il noto pianista iraniano Ramin Bahrami, il 20 luglio presso l’Abbazia di Pomposa a Codigoro con l’Orchestra Camerata Ducale, Guido Rimonda al violino e Cristian Lombardi, in scena con tre concerti di Bach, e il 7 settembre a Vignola, in solo, con le celeberrime Goldberg Variations, suo cavallo di battaglia. Il doppio appuntamento con la Georgian Chamber Orchestra Ingolstadt diretta da Ruben Gazarian, a Imola il 31 luglio con la Sinfonia in sol maggiore di Mozart mentre a Forlì il 1 agosto, con musiche di Hindemith e Tsintsadze; il 29 agosto a Forlì, in collaborazione con il 900fest di Forlì e quale sua anteprima dell’edizione 2019, il gruppo spagnolo PluralEnsemble con Massimo Mercelli in un interessante excursus dal ‘900 ai giorni nostri con la prima esecuzione italiana di un trio d’archi del grande compositore argentino Fabián Panisello; e a settembre (il 5 o il 6) sempre a Forlì la Singapore Chinese Orchestra diretta da Tsung Ye in un concerto di tutte prime esecuzioni italiane.

TALENTI IN PRIMO PREMIO! Emilia Romagna Festival da sempre si impegna nella promozione dei giovani talenti, collaborando con alcuni dei migliori Concorsi di Musica internazionali, e ospitando ogni anno chi ha raccolto gli allori. Per la consueta sezione Primo Premio!, sono in arrivo la violinista Annastella Gibboni e il violoncellista Luca Giovannini, vincitori della XXI Rassegna Musicale dei Migliori Diplomati dei Conservatori d’Italia di Castrocaro Terme e Terra del Sole; il Duo Ebano, vincitore del Primo Premio ex aequo al Salieri-Zinetti 2018; il quartetto d’archi Callisto Quartet, quartetto in residence al festival con quattro date, vincitore del Primo Premio e della Medaglia d’oro al Fischoff National Chamber Music Competition 2018; il Marimbazzi Duo, formato da due giovani e talentuosi percussionisti polacchi, vincitori del Primo Premio ex aequo al Salieri-Zinetti 2018; la giovane pianista Mariia Iudenko, vincitrice del Primo Premio Assoluto al VIII Concorso Pianistico Internazionale Andrea Baldi 2018; e infine la violinista Sara Pastine e la pianista Giulia Contaldo vincitrici dell’Edizione 2017 del Concorso Internazionale di Musica da Camera “Massimiliano Antonelli” di Latina. Tra gli altri nuovi talenti di questa edizione, segnaliamo la Giovane Orchestra Paneuropea composta da studenti provenienti da 10 paesi europei, che si esibirà nell’ambito del “Festival della musica giovane del Mediterraneo” IV edizione organizzato da No.Vi.Art Arti per la nonviolenza Forlì-Cesena.

Il programma completo con tutti i 41 appuntamenti è disponibile QUI.