Conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal giovanissimo ma già affermato Maestro Alpes Chauhan, arriva con due concerti imperdibili all’Emilia Romagna Festival: il 25 luglio alla Rocca Sforzesca di Imola e il 29 luglio alla Chiesa di San Giacomo a Forlì.
In programma alcuni tra i migliori brani di Mozart, Rossini, Verdi e Beethoven che saranno interpretati dalla Filarmonica Arturo Toscanini, un’eccellenza italiana, diretta dal giovane Maestro inglese Alpesh Chauhan, promettente e talentuoso.
Partendo da un repertorio basato sui capisaldi della musica classica, Mozart e Beethoven, ma anche gli emiliani Rossini e Verdi, che hanno vissuto tra queste pianure e colline, la Filarmonica Arturo Toscanini, con sede a Parma, nell’Auditorium Toscanini disegnato da Renzo Piano, darà vita a un’esaltazione della musica orchestrale nel senso più tradizionale, più esaltante del termine. A dirigerla sarà il giovanissimo Alpesh Chauhan, direttore d’orchestra britannico, in una sinergia tra passato e presente proiettata verso il futuro, con una dimensione universale ma soprattutto europea, italiana – addirittura emiliana.
La Filarmonica Arturo Toscanini è il fiore all’occhiello della Fondazione che ne porta il nome, nata e vivente a Parma: città dove nacque e si specializzò il Maestro Arturo Toscanini, termine di paragone per ogni grande impresa. Grazie all’esperienza trentennale dell’Orchestra Regionale Emilia Romagna, la Filarmonica è oggi più che matura sul piano artistico. Affonda le radici nell’Orchestra Ducale ordinata a Parma da Niccolò Paganini nel 1835/36 e continua a evolversi con i Maestri di oggi. Ultimo fra tutti, per successione temporale ma non per talento, è proprio Alpesh Chauhan, nominato Direttore Principale a partire dal settembre 2017 .
Alpesh Chauhan, già primo violoncello alla CBSO Youth Orchestra, e avendo lavorato con la Netherlands Symphony Orchestra, con la BBC Symphony, BBC Scottish, BBC Philharmonic, Kymi Sinfonietta e con le orchestre dell’Opéra National de Lorraine, del Teatro Carlo Felice di Genova, del Maggio Musicale Fiorentino, del Teatro Lirico di Cagliari, del Teatro Petruzzelli di Bari, si presenta con un nome di tutto rispetto e un curriculum che è una promessa. Ebbe da dire su di lui il Times, quando diresse Morte e Trasfigurazione di Strauss: “‘[Il concerto] è stato qualcosa di diverso: un attento, studiato, magnifico viaggio attraverso l’agitazione, le dolci reminiscenze, la morte e l’aldilà, con la London Symphony Orchestra al completo, che ruggiva e sospirava, totalmente al comando di Chauhan. Davvero: grandi cose!”.
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