Martedì 5 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Ebe Stignani di Imola, appuntamento con la Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, prestigiosa e giovane orchestra al centro di un progetto innovativo, che si esibirà diretta da Pier Carlo Orizio, il fondatore, accompagnata al pianoforte da Alessandro Taverna. Il programma, da Mozart a Beethoven, sarà tra i più roboanti che la musica classica può offrire.

L’Ouverture de Le Nozze di Figaro di Mozart evoca, fin dalle prime note, una cultura musicale che, per molti, è l’essenza stessa della musica classica. È un piacere per l’ascoltatore riconoscere queste melodie che hanno costruito non solo la storia musicale, ma tutto un immaginario collettivo appartenente sia ai maggiori esperti sia ai più spontanei conoscitori. Scritta in sei settimane – e alcuni brani addirittura in una sola notte – Le Nozze di Figaro sono la sintesi della sfrenata inventiva Mozartiana. E ne sono anche l’esempio perfetto: l’Ouverture scivolerà nelle orecchie degli spettatori.

Da questa energica leggerezza a quella più compassata ma ugualmente straordinaria del Concerto per pianoforte in La maggiore K. 488, in cui orchestra e pianoforte giocheranno dolcemente in un riverberarsi di temi, fino all’impetuoso terzo movimento. Concluderà il programma la Prima Sinfonia di Beethoven in Do maggiore. Se i primi brani appartengono a un Mozart più maturo, già certo della propria identità, questa conclusione appartiene a un Beethoven ancora acerbo – prima che potesse diventare Beethoven. Sarà interessante notare la fluidità del brano, apprezzarne la scorrevolezza. Anche queste melodie scivoleranno nelle orecchie degli spettatori, versate direttamente dalla Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, accompagnata dal pianista Alessandro Taverna.